Il Bertolotti nelle sue “Passeggiate nel Canavese – Vol. V – 1871″ sostiene che, il “nome del paese può essere derivato dal recinto dei primi casolari, avendosi Cinctum per murorum ambitus”. La Chiesa parrocchiale di Cintano, la più antica della valle, raggruppò la popolazione di Villa e Sale, un tempo comuni, sino al secolo scorso.
Il torrente Piova, che trae le sue origini dai versanti meridionali della Punta Verzel (m 2406), lo bagna in tutta la sua lunghezza.
A Cintano è possibile visitare il Santuario di Piova dedicato alla Beata Vergine delle Grazie, è uno dei più conosciuti e rinomati di tutta la Valle Sacra.
Le origini e la struttura della chiesa sono settecentesche con poche modifiche nell’800, la facciata principale si collega con un porticato dove alloggiano diverse statue costruite in terracotta, la fabbrica delle statue nacque attorno alla cappella per volontà di Filippo San Martino di Agliè.
L’intera superficie è rivestita da prati permanenti, pascoli e boschi, che le conferiscono un’immagine pittoresca. Le mandrie al pascolo, con il suono dei loro campani, conferiscono serenità all’ambiente, già naturalmente dolce e riposante, ed accentuano, nonostante le quote relativamente modeste, il carattere alpino del luogo.
Cappella di Sant’ Ignazio.
La cappelletta dedicata a S.Ignazio, detta del “Malpasso“, è il luogo che la tradizione vuole legato ad un episodio in cui compare come personaggio il basilisco considerato un rettile favoloso che uccideva con lo sguardo, in realtà un innocuo lucertolone con una cresta a corona sul capo e lungo il dorso. Il luogo, m.778, su cui poggia l’edificio religioso, è veramente pittoresco tant’è che vi è stata realizzata un’apposita area attrezzata ad uso pic-nic.